San Luca

  PARROCCHIA SAN LUCA - BARI

 

HOME PAGE

COME RAGGIUNGERCI
PARROCCHIA SAN LUCA
 BACHECA
 DOCUMENTI UFFICIALI
 VITA PASTORALE
PIA ASSOCIAZIONE SAN LUCA
CASA DI ACCOGLIENZA MARIAMARTA
ADOZIONI A DISTANZA
SUORE DI MADRE TERESA DI CALCUTTA
BANCA DEL TEMPO
PELLEGRINAGGI
GALLERIA FOTO
PATRONATO
SPORT - TEMPO LIBERO
LINK

DOCUMENTI UFFICIALI

 

DECRETO EREZIONE PARROCCHIA

DECRETO ARCIVESCOVO MARIANO MAGRASSI

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

ENTE CIVILMENTE RICONOSCIUTO

SALUTO INAUGURAZIONE NUOVE STRUTTURE PASTORALI 03/12/2006

 

 

 

 

 

 

 

DECRETO EREZIONE PARROCCHIA

 

 

                                                                                                                    TORNA SU

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DECRETO EREZIONE PARROCCHIA

 

                                                                                                            TORNA SU

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

 

 

 

 

                                                                                                                TORNA SU

 

 

 

 

 

 

 

ENTE CIVILMENTE RICONOSCIUTO

 

 

                                                                                 TORNA SU

 

 

 

 

 

 

SALUTO INAUGURAZIONE NUOVE STRUTTURE PASTORALI 03/12/2006

 

Sia lodata la Divina Provvidenza che ha provveduto, provvede e provvederà sempre a portare a compimento le opere buone che ci dà di iniziare e che oggi ci dà la gioia di vivere questo evento festoso.

   Carissimi tutti, desidero salutare e ringraziare quanti siete qui presenti per condividere con la nostra comunità la realizzazione di un sogno che abbiamo accarezzato da circa 18 anni: la realizzazione di nuove strutture pastorali.

   Ringrazio Lei, Eccellenza, per la sua paterna preoccupazione nei nostri confronti.

Mi piace ricordarle che 17 anni fa, quando lei, in veste di Vescovo ausiliare, venne ad incontrare per la prima volta la nostra comunità, all’inizio del mio ministero pastorale di parroco a  san Luca, la richiesta più urgente che le fu rivolta fu quella di essere aiutati a dotare la parrocchia di nuovi e più ampi spazi pastorali. La sua risposta, invece,  pur non sottovalutando la nostra esigenza, ci spronava a preoccuparci innanzitutto ad edificare una comunità fatta di persone, perché le strutture da sole non garantivano la crescita della comunità.

In tutti questi anni abbiamo tenuto in grande considerazione la sue parole.

Oggi la nostra comunità è ancora piccola ma molto viva nella  fede e con notevoli sforzi è riuscita anche a realizzare quanto oggi stiamo per benedire ed inaugurare.

Mi piace ricordare che il seme di questo progetto fu gettato dal compianto Mons. Magrassi che indicò al Rotary Club la nostra parrocchia quale comunità bisognosa di un aiuto economico.

Siamo nel 1991. A consegnarmi un contributo  di 21.500.000 lire fu l’allora presidente l’Avvocato Gaetano Vignola insieme all’ingegnere Domenico Carpentieri.

Ricordo molto bene quanto mi dissero: “Carissimo don Pasquale, questa è la somma che la nostra associazione le mette a disposizione. Sappiamo che è ben poca cosa per ciò che lei intende realizzare ma insieme a questa somma potrà contare sempre sulla nostra disponibilità professionale”.

La loro liberale disponibilità mi è stata molto preziosa perché  ho avuto veramente bisogno della loro professionalità e di quella dell’avvocato Donato Antonucci per i non pochi problemi di vario genere che abbiamo dovuto affrontare e risolvere, problemi che da solo non sarei stato capace di risolvere.

Ringrazio le autorità civili qui presenti. Tutti siamo impegnati, ognuno nel proprio ruolo, a servire l’uomo. La comunità cristiana da sempre si è adoperata, sia pur tra difficoltà ed errori, per assumere e servire i bisogni dell’uomo concreto. Oggi che le situazioni sono mutate e le esigenze si sono moltiplicate, vi chiede di sostenere i suoi sforzi perché possa svolgere sempre il compito educativo che la contraddistingue a favore di quel bambino, giovane, uomo o donna che sono cittadini italiani.

Ringrazio gli ingegneri Domenico e Pietro Carpentieri: desidero dirlo con tutto il cuore: essi sono stati i miei due angeli custodi nell’affrontare questa impresa. Senza di loro non avremmo realizzato quanto oggi stiamo inaugurando. Insieme a loro ringrazio  l’ing. Mirizzi, l’ing. De Giorgio e l’ing. Chiummarulo.

Ringrazio la "Nous" nel suo titolare Vito Triggiani e nei suoi dipendenti il geom. Domenico Falcicchio e gli operai Emanuele, Carlo, Filippo, Michele e Franco, Gennaro, Marino l’impiantista, Marino il fabbro e tutti gli operai che nel corso dei lavori si sono avvicendati.

Ringrazio quanti hanno mi hanno aiutato economicamente. Eccellenza, sono orgoglioso di comunicarle che molti si sono  impegnati a versare mensilmente una somma libera per sostenerci economicamente e molti altri ancora hanno dato un contributo unico o per dirla con un termine “politico” una “una tantum”. Continuate sostenerci perché come voi sapete abbiamo ancora altri ambiziosi progetti da portare a termine.

Ringrazio, soprattutto, la mia comunità che in questi anni mi ha sostenuto, incoraggiato, collaborato.

Non posso citare nessuno in particolare perché rischierei, involontariamente, di dimenticare qualcuno. Cito solo due e in loro comprendere tutti gli altri: Felice Lastella e Paola Cultrera.

E’ a loro che va il mio pensiero. Sono stati loro a gettare il seme del servizio gratuito alla comunità

e ora quel seme ha prodotto molti frutti.

Il mio ricordo infine va a tutti i defunti della nostra comunità. Anche loro sognavano come noi e ora dal cielo insieme celebriamo l’unica liturgia di lode e di ringraziamento a Cristo Risorto.

Mentre in questi mesi si procedeva nei lavori notavo quanti materiali venivano usati. Cemento, ferro, chiodi, pietriscolo, mattoni forati, piastrelle, tubi, sabbia, marmo alluminio, vetro, legno, fili elettrici, pittura ecc… Tutti questi materiali presi singolarmente non significavano niente ma aggregati insieme, con ordine e razionalità, hanno dato vita a questi locali che oggi ci accolgono.

Ognuno di noi può essere paragonato ad uno di quei materiali. Da soli non significhiamo niente ma messi insieme con ordine e razionalità dall’ amore da Cristo siamo quella comunità di amici nei quali l’amore di Cristo si può vedere e quasi toccare con mano come ebbe a dire Giovanni Paolo II a Loreto. Noi siamo le pietre di una Chiesa fatta da persone vive e noi edifichiamo quell’edificio spirituale nel quale ogni uomo possa sentirsi accolto e amato.

Non serve aprire soltanto le porte di questa nuova costruzione per aprire le porte all’uomo se non apriamo anche le porte del nostro cuore. Tra questi muri ci sarà vita se ci sarà amore di cui l’Eucaristia è il cuore pulsante.

Questa Eucaristia sia perciò un inno di lode a Cristo e alla Sua Divina Provvidenza. La Madonna, San Luca, San Pio da Pietrelcina, la Beata madre Teresa di Calcutta ci sostengano nel nostro cammino di fede per poter sempre più piacere a Dio e prepararci così al nostro incontro finale con Lui. L’avvento che oggi iniziamo sia per tutti un tempo propizio per andare incontro a Cristo.

 

 

                                                                                      TORNA SU